Costruire un capannone: Informazioni e costi
Quanto costa costruire un capannone? Questa è forse la domanda che, prima di ogni altra, si pone chi decide di costruire ma a cui non è facile rispondere. Il costo totale di un capannone, infatti varia al variare di una serie di elementi come i parametri dimensionali o le caratteristiche costruttive o i costi di progettazione.
QUALI FATTORI DETERMINANO LA VARIAZIONE DEL PREZZO DI UN CAPANNONE?
- LUOGO di posa in opera
Più è lontano dal centro di lavorazione più incideranno i costi di trasporto e di manodopera.
- TERRENO su cui avverrà la costruzione: tipologia, resistenza, pendenza
Non si può prescindere da una valutazione geologica del sito, utile ad individuare eventuali problematiche e criticità.
- DESTINAZIONE D’USO: agricolo, artigianale o industriale.
Ad esempio il costo di un capannone agricolo destinato al ricovero mezzi sarà notevolmente più basso rispetto ad un capannone industriale destinato alla lavorazione di materiali infiammabili dove già solo le misure di protezione e prevenzione incendi possono far aumentare il costo anche del 30%.
- MATERIALE impiegato: cemento, muratura, legno o acciaio.
- DIMENSIONI del capannone
In linea generale più la superficie è ampia più si abbassa il costo al metro quadro sia per motivi legati ai costi di produzione (si assottigliano) sia perché altri costi come quelli di progettazione vengono spalmati su un numero maggiore di metri quadri.
6. CARICHI ACCIDENTALI E CARICHI PERMANENTI
Un capannone può essere sottoposto a carichi diversi. I carichi permanenti, come i solai, possono avere varie destinazioni d’uso, quindi sopportare un peso differente e conseguentemente essere più o meno robusti. Ad esempio un solaio ad uso uffici dovrà sopportare 200 kg/mq, un solaio ad uso magazzino/deposito 600 kg/mq.
Stessa cosa dicasi per i carichi accidentali, quali la neve o il vento, che a seconda delle zone possono modificare notevolmente le caratteristiche dimensionali dei profili utilizzati. Ad esempio, un capannone costruito in Trentino Alto Adige dovrà sopportare un carico neve pari a 120 kg/mq, a Reggio Calabria, invece dovrà sopportare un carico neve pari a 48 kg/mq.
- RISCHIO SISMICO
Da un punto di vista strutturale è necessario effettuare una distinzione tra capannoni destinati a zone a elevato rischio sismico e quelli destinati a zone meno pericolose (classificate in quattro zone, dalla Zona 1 alla Zona 4, per pericolosità decrescente). A seconda del rischio sismico, le strutture dovranno essere più o meno solide, quindi una struttura realizzata in Sardegna (zona 4) sarà nettamente meno robusta rispetto ad una struttura realizzata in Calabria (zona 1). Per dare un’idea, seppur approssimativa, basti pensare che un capannone in zona sismica può avere un’incidenza sul costo totale anche del 20%-30% in più.
- PAVIMENTAZIONE che, a seconda della destinazione d’uso, può assumere caratteri speciali quali:
- Antipolvere, nel caso ad esempio di aziende farmaceutiche ed alimentari
- Elevata resistenza, per la movimentazione di elementi particolarmente pesanti
- Antisdrucciolo per il rispetto di specifiche norme di sicurezza
- Antiacido per l’industria chimica
- Tolleranza di planarità per magazzini automatici.
Questi risultati si ottengono applicando uno o più strati di resina epossidica e il costo aumenta sensibilmente in base al numero di passate.
- PORTONI DI ACCESSO
Le dimensioni e quindi il costo variano in base all’ingombro dei mezzi di trasporto che ivi dovranno transitare.
- OPTIONAL (pensiline, ecc.).
Per tutte queste ragioni quando si chiede un preventivo ad un’azienda è opportuno avere le idee chiare per avere un prezzo verosimile.
Di seguito riportiamo delle stime indicative sul costo di realizzazione di una struttura in acciaio:
- Rischio sismico: ZONA 1
- Carico neve
- Carico vento
- Tipologia del terreno: C
- Altezza gronda: 6 mt
- Pendenza: 8%
- Dimensioni in pianta del fabbricato: 20 mt x 30 mt
Peso stimato struttura in acciaio zincato: 17.000 kg – 19.000 kg
Costo stimato per fornitura e montaggio struttura in acciaio: 39.600 €+ iva
QUALE MATERIALE SCEGLIERE PER COSTRUIRE UN CAPANNONE?
La scelta ovviamente dipenderà dalle esigenze specifiche che dovrà soddisfare il capannone, dalla zona in cui verrà costruito e non ultimo dal risparmio complessivo.
Proviamo ad analizzare più nello specifico due dei principali materiali con cui vengono normalmente costruiti i capannoni: l’acciaio e il cemento armato.
A parità di carico della struttura, la soluzione in acciaio presenta un peso nettamente inferiore rispetto ad analoghe soluzioni in materiali tradizionali come il cemento armato. E una maggiore leggerezza complessiva della struttura significa:
- Ridotte opere di fondazione
- Maggiore facilità nelle operazioni di trasporto e montaggio
- Maggiore stabilità della struttura, aspetto da non sottovalutare soprattutto nelle regioni ad alto rischio sismico dove, in caso di terremoto, i principali danni sono causati dai movimenti strutturali di edifici vulnerabili aggravati dal movimento dei pesanti materiali di copertura del tetto e dal loro crollo.
L’acciaio permette di creare coperture con spazi tra i pilastri più ampi e con profili più sottili rispetto a quelli in cemento armato, favorendo il massimo sfruttamento della superficie disponibile. Ciò può tradursi in una maggiore redditività per i complessi commerciali e industriali e può rivelarsi criterio di scelta rilevante nel caso in cui la luminosità sia un elemento fondamentale per la vita lavorativa.
Costruire un capannone in acciaio significa poter agevolmente effettuare modifiche e ampliamenti, sia in corso d’opera sia in una fase successiva. Un capannone in acciaio può, inoltre essere facilmente smontato e rimontato in una differente località ad un costo non elevato e con ridotti ingombri strutturali. Soluzione difficilmente praticabile ed eccessivamente costosa nel caso del cemento armato a causa del maggior peso e volume delle travi e dei pilastri.
Sia per la leggerezza di cui abbiamo già parlato ma anche per l’ottima duttilità, ossia una maggiore capacità di deformazione, l’acciaio riesce ad assorbire le sollecitazioni e resistere meglio all’azione dei terremoti. Scegliere, quindi, strutture in acciaio significa avere manufatti più resistenti, stabili e funzionali nel lungo periodo, infatti l’acciaio è uno dei materiali più usati in molti Paesi del mondo in cui gli eventi sismici risultano frequenti, come Giappone e Stati Uniti.
Il cemento armato, di contro, grazie all’enorme quantità di materiale di origine rocciosa, è in grado di isolare meglio l’ambiente da scambi termici con l’esterno. Inoltre, essendo quasi del tutto assenti le componenti in metallo scoperto, il cemento armato vanta una notevole resistenza all’acqua, alla neve e ai gas corrosivi.
Un capannone in acciaio dura di più rispetto ad un fabbricato tradizionale. Con un’adeguata protezione (vernice protettiva, zincatura a freddo o a caldo) una struttura in acciaio può resistere alle azioni corrosive legate ad un ambiente aggressivo per molte decine di anni, mantenendo costanti le sue proprietà tecnologiche e meccaniche.
L’acciaio è un materiale riciclabile per eccellenza, viene recuperato al 90% per nuovi impieghi ed è un ottimo alleato del risparmio energetico, ideale anche nella realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici grazie alla sua leggerezza.
Infine, grande potenzialità dell’acciaio è la sua capacità di sfruttare intelligentemente le prestazioni degli altri materiali costruttivi. Si sposa facilmente non solo con il vetro ma anche con la pietra, accrescendo la variabilità di soluzioni costruttive.
Possiamo concludere che, al di là dell’appeal estetico, maggiore forse nelle strutture in cemento armato, l’efficacia strutturale dell’acciaio, unitamente ad una serie di altri elementi, come
- rapidità costruttiva
- ridotte opere di fondazione
- maggiore stabilità della struttura di fronte al vento e in caso di terremoto,
incidono positivamente sul costo finale.